Non nobis Domine 15

Scriveva Dostoevskij: “La scienza del nostro tempo confuta tutto ciò che c’era nella precedente concezione. Ogni tuo desiderio, ogni tuo peccato è originato dalle tue esigenze naturali non soddisfatte, dunque bisogna soddisfarle. Una radicale confutazione del Cristianesimo e della sua moralità. Cristo non conosceva la scienza. Immancabile esigenza di una nuova moralità (giacché di solo pane non vivrà l’uomo)… La legge della necessità o la legge dell’amore? Ma la legge della necessità non regge, il pane non vale tanto. Ma accettando la legge dell’amore verrete a Cristo. E proprio questa sarà, forse, la seconda venuta di Cristo. Ma intanto cosa deve sopportare l’umanità? Noi ci infatuammo e vagammo nel regno della fantasia, ma sappiate che tutto ciò accadrà o perlomeno comincerà ad accadere nel nostro tempo. Come cadranno i Bismarck. Tutto ci coglierà all’improvviso”.
Ecco, tutto, nel tempo dato, ci coglierà all’improvviso. Il Signore non avviserà del Suo arrivo. “Verrà come un ladro”. Cosa accadrà? “Allora, i cieli passeranno con gran fracasso, e gli elementi saranno sciolti dal caloe e la terra e le cose che sono in essa saranno bruciate”, dice san Pietro (2, 10). Come ci faremo trovare? “Poiché tutte queste cose devono essere disciolte, (riflettete) quali conviene che siate nel santo vivere e nella pietà, aspettando e correndo incontro alla venuta del giorno del Signore, nel quale i cieli ardenti si scioglieranno e gli elementi di liqueferanno per l’ardore del fuoco?” (San Pietro 2, 12).