Non nobis Domine 63

Domani bloccano l’Italia per la Palestina, dicono. Non e’ così. Non gliene importa nulla ne’ della Palestina ne’ degli aiuti alla popolazione di Gaza. Bloccano l’Italia per destabilizzarla e per costringere il Governo a riconoscere la Palestina. una scelta che sarebbe folle, perche’ in questo momento riconoscere la Palestina equivale a legittimare Hamas. Dicono, nello stesso contesto – che e’ analogo a quello degli anni ’70, quando dirigenti comunisti e mass media a loro legati parlavano di se’ dicenti Brigate Rosse, assecondando così il progetto rivoluzionario in corso che culmino’ nell’assassinio programmato di Moro e degli uomini della sua scorta – che “Flotilla” e’ un atto di disobbedienza civile. In realta’, si tratta di un’iniziativa che dovrebbe essere perseguita penalmente. Esiste in Italia un giudice libero dai condizionamenti del potere e dell’ideologia post-comunista che proceda in questa direzione?
Considero l’azione del Governo israeliano assolutamente sproporzionata rispetto ai fatti del “7 ottobre”, ma di fronte a quello che sta avvenendo sto dalla parte di Israele. Non mi schiero dalla parte degli eredi del comunismo, sconfitto dalla storia, ma ancora vivo e vegeto in tutti gli ambiti della nostra societa’. Sono le elezioni regionali il loro obiettivo, non le vite dei bambini di Gaza.