Non nobis Domine 20

Quando ancora non è giunta l’ora, a Cana di Galilea la Santa Vergine Maria dice a Suo Figlio: “Non hanno più vino”. La risposta di Gesù (“Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora”) sembra indicare che sebbene nel piano divino non fosse previsto il compimento di quel primo miracolo, le parole di Sua Madre lo inducano a compierlo. “Fate quello che Lui vi dirà”, aggiunge la Vergine. In questa frase è racchiusa l’intera speranza cristiana.
La Santa Vergine Maria è così potente nella Sua intercessione, che Dio darà ascolto a tutte le domande che Gli rivolgiamo attraverso la Sua mediazione. Per questa ragione, la pietà cristiana ha riconosciuto alla Madre di Dio il titolo di onnipotenza supplicante.
Scrive Sant’Alfonso Maria de’ Liguori nel sermone VII: «Perché mai le preghiere di Maria hanno tanta efficacia presso Dio? (…). Le preghiere dei santi sono preghiere di servi, le preghiere di Maria sono preghiere di Madre, onde esse hanno una certa ragion di comando presso Gesù Cristo che tanto la ama: perciò è impossibile che le domande di Maria non vengano accolte (…). Quanto è grande la pietà di Maria si scorge da questo fatto descritto nel Vangelo (…). Manca il vino, gli sposi sono afflitti per tale mancanza, nessuno di quella casa dice a Maria che preghi il Figlio a consolare gli ospiti in tale necessità; ma il cuore di Maria, che non sa non compatire gli afflitti (…), la mosse a prendere da sé l’ufficio di avvocata e a pregare il Figlio del miracolo, ancorchè non ne fosse da alcuno pregata (…). Se questa buona Signora fece tanto senza esser pregata, che cosa non farà quando verrà pregata?».
Santa Festa dell’Assunta.