Non nobis Domine 43

Durante la parata militare di Pechino, che nei giorni scorsi ha celebrato – alla presenza del comunista tutto d’un pezzo Massimo D’Alema, ripreso insieme ai dittatori – l’80° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale e della liberazione della Cina dall’invasione giapponese, sfondo scenografico del vertice tra Russia, Cina e Nord Corea, si è svolta una singolare conversazione tra il presidente russo Vladimir Putin ed il il presidente cinese Xi Jinping. Bloomberg ne ha pubblicato un passaggio, trasmesso in diretta streaming dall’emittente statale cinese Cctv e da altri media, tra i quali le agenzie Cgtn di Pechino, Ap e Reuters. I due leader hanno discusso di trapianti di organi e della possibilità che gli esseri umani vivano fino a 150 anni. Nella registrazione si sente la traduttrice di Putin dire in cinese: «La biotecnologia si sta sviluppando continuamente, gli organi umani possono essere trapiantati incessantemente. Più a lungo si vive, più si diventa giovani, e si può persino raggiungere l’immortalità». Quindi si sente Xi, fuori campo, rispondere in cinese: «Alcuni prevedono che in questo secolo gli esseri umani potranno vivere fino a 150 anni. In passato le persone raramente arrivavano a 70 anni, ma oggi a 70 anni sei ancora un bambino».
È qualcosa di più di un delirio di onnipotenza. È la prova provata che i sudditi di questo mondo neanche possono immaginare quale razza di potenti hanno nelle loro mani il loro destino, che dalla sera alla mattina potrebbe essere spazzato via da uomini senza scrupoli e senza Dio.