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POLITICA
Home›POLITICA›La testa non serve solo a separare le orecchie

La testa non serve solo a separare le orecchie

By Danilo Quinto
17 Marzo 2020
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Si stanno rafforzando sempre più “allarmi” – espressi da più parti, le più diverse e le più impensabili tra loro – sul rischio che a causa del Coronavirus e delle misure che vengono prese per contrastare la pandemia, si mettano in pericolo le libertà individuali e la democrazia e che il potere approfitti di questa situazione per imporre un modello di società consono al suo obiettivo di dominarla e che questo non valga solo per quest’emergenza, ma si perpetui nel tempo.

Il Coronavirus sarebbe, in fin dei conti, un’”arma di distrazione di massa”, un pretesto.

Questa tesi viene anche supportata dalle opinioni di sè dicenti scienziati – riprese da molti politici, preoccupati delle “sorti dell’economia” – che sin dall’inizio hanno paragonato il COVID-19 ad una banale influenza o hanno insistito sulla necessità di distinguere i morti “di” e i morti “con” Coronavirus, incidendo profondamente sui comportamenti di una popolazione già spogliata di tutti i principi morali e priva del tutto del suo senso di responsabilità e che si è dedicata ai bagordi mentre le persone morivano.

Per rafforzare questa tesi, si usa l’argomento che le misure restrittive stabilite sarebbero simili al “modello cinese”, il modello di un regime totalitario, che le “democrazie” e il modello “liberale” della società occidentale non può permettersi di perseguire, pena il suo dissolvimento ed il suo asservimento al potere, che sta facendo le “prove generali” per obbligare gli individui a comportarsi sulla base di regole che essa stabilisce e di sanzioni che le accompagnano.

Sul richiamo alla “democrazia” e al “liberalismo” vale la pena spendere qualche parola.

Io distinguo le società in base ad un altro criterio: quelle che seguono i Dieci Comandamenti dell’unico Dio che salva e gli insegnamenti contenuti nel Vangelo del Verbo, della Persona-Dogma, che ha detto “Io Sono” e quelle che vivono “democraticamente” e “liberamente”.

Tenetevi la vostra “democrazia” e la vostra “libertà”. Ve lo dico con tutto il cuore. Quello che Voi esprimete è la dimostrazione di quanto sia necessario il castigo che stiamo vivendo, la conseguente necessità della penitenza, della purificazione e della conversione.

Tenendo conto di tutti gli errori commessi da questo Governo – che ho sottolineato in questi mesi – dico solo questo:

1) Il mondo scientifico serio sa che la pandemia in atto colpirà il 60-70% della popolazione. Una grande percentuale di coloro che saranno colpiti sarà asintomatica e in grado di trasmettere il virus. E’ un fenomeno in atto e sempre quel mondo scientifico serio sa che il numero dei contagiati che si conta in questo momento in Italia (calcolato sui tamponi fatti ai sintomatici) è più grande di 10 volte, forse di 20 volte. COME SI FA, IN QUESTO CONTESTO E CONSIDERATE QUESTE VERITA’ SCIENTIFICHE, A TUTELARE LA SALUTE DELLA POPOLAZIONE IN UNA MANIERA DIVERSA DALL’ISOLAMENTO, DALL’AVERE CONTATTI CON L’ESTERNO SOLO IN CASO DI ESTREMA NECESSITA’?

2) Suggerisco a chi sostiene che le misure prese (peraltro ancora, in larga parte, inadeguate) costituiscano un’”arma di distrazione di massa”, di andarlo a dire ai medici e agli infermieri che stanno rischiando la loro vita negli ospedali, anche rinunciando in molti casi a stare con le loro famiglie o a coloro a cui viene detto che i loro familiari sono morti, senza poter stare con loro.

3) Suggerisco – sperando che la vostra pusillanimità si dissolva – di rivolgervi agli abitanti di Bergamo, dove negli ultimi 7 giorni sono morte 348 persone contro i 3 morti al giorno delle situazioni “normali”.

4) Suggerisco di andare a strombazzare le vostre tesi guardando negli occhi coloro che sono immunodepressi – i malati oncologici o quelli che soffrono di malattie degenerative, ad esempio – che rischiano più di altri di essere contagiati.

5) Suggerisco, infine, di dire chiaramente – sbarazzandovi della vostra pusillanimità – di “confessare” di essere d’accordo con chi ritiene che nessuna misura di isolamento della popolazione debba essere presa ed attendere che il virus faccia il suo corso e sia garantita l'”immunità di gregge”, come hanno deciso di fare nel Regno Unito, dove mettono nel conto, secondo le stime diffuse, di contare 350-400mila morti. “Molti dei nostri cari, moriranno”, ha detto il premier.

En passant: solo per i “cattolici tutti d’un pezzo”, quelli che si sentono depositari della verità, che firmano appelli e petizioni con appartenenti anche ad altre “confessioni” religiose, in cui si chiede che le chiese vengano aperte per celebrare la Messa dove si distribuirebbe – come ha deciso la Chiesa – il Corpo Vivo e Vero di Gesù Cristo sulla mano, compiendo un sacrilegio. Insegnate ai cattolici, se siete capaci, come si partecipa spiritualmente alla Santa Messa celebrata dai sacerdoti da soli, dove c’è tutta la Chiesa Militante, Purgante e Trionfante e spiegate perchè Nostro Signore ha deciso la nostra indegnità a ricevere l’Eucaristia. Padre Enrico Zoffoli diceva: “l’Eucaristia è stata colpita e l’Eucaristia vi punirà”.

Bisogna bere il calice amaro della punizione. Il Signore non vuole essere più profanato.

Da ultimo, faccio mia un’espressione forte – me ne scuso, ma dà il senso della situazione in cui vi trovate – fatta ieri dal Presidente della Regione Campania, De Luca, che per spiegare ai suoi cittadini le norme che in questo momento devono regolare la loro vita, ha ricordato che “la testa non serve solo a separare le orecchie”.

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